Tutte le patologie curabili con i cannabinoidi

La ricerca sulla cannabis terapeutica ha aperto nuove frontiere nella medicina moderna: da pochi anni, la cannabis viene utilizzata come medicinale (cannabis terapeutica) per alcune patologie anche se ha dimostrato di avere un potenziale terapeutico incredibilmente più vasto. Nonostante ciò, sono necessari ancora ulteriori studi per diverse patologie, per questo motivo i cannabinoidi vengono prescritti a carico del sistema sanitario esclusivamente per sei patologie (Decreto Ministeriale del 9 novembre 2015). Nonostante le indicazioni del DM, poi, le regioni possono interpretare le indicazioni e stabilire in quali ambiti terapeutici concedere il rimborso.

Quale tipologia di cannabis è la cannabis terapeutica?

Come visto in precedenza, esistono diverse tipologie di cannabis: quelle utilizzate a scopo terapico sono 4, tra cui la Cannabis FM-2 (THC 5-8% e CBD 7,5-12%). Queste tipologia di cannabis sono prodotte dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e controllata dall’AIFA in conformità alle direttive europee riguardanti i medicinali. Inoltre, da alcuni anni, è stato introdotto un altro tipo di prodotto con concentrazioni maggiori di THC (fino al 19%).

Quali sono le patologie curabili con i cannabinoidi rimborsate dal SSR?

Come anticipato la cannabis terapeutica potenzialmente potrebbe essere utilizzata per tantissimi disturbi legati a malattie e patologie ma solo sei patologie  concedono il rimborso attraverso prescrizione medica: 

  • Sclerosi Multipla

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della sclerosi multipla. Uno studio condotto dalla Medical School della Nottingham University ha dimostrato che i cannabinoidi possono rallentare la progressione della sclerosi multipla e migliorare i sintomi associati a questa malattia. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento della sclerosi multipla grazie alle loro proprietà neuroprotettive e antiossidanti agendo su disturbi come rigidità muscolare, spasticità, dolore cronico, incontinenza della vescica e disturbi del sonno.

  • Terapia del dolore

La cannabis terapeutica è utilizzata per trattare il dolore oncologico e cronico (come ad esempio la morfina) in particolar modo per il trattamento del dolore neuropatico; nel dettaglio il cannabionide THC agisce e funziona su dolori acuti e cronici, il cannabinoide CBD, invece, grazie alla sue proprietà analgesiche, funziona meglio sul dolore patologico. 

  • Disturbi legati agli effetti collaterali della chemioterapia

Per i malati oncologici, possono risultare debilitanti gli effetti avversi della chemioterapia come il vomito e l’inappetenza. In questi casi può essere prescritta la cannabis terapeutica, in quanto  il THC agisce positivamente sui disturbi come la nausea e il vomito permettendo al paziente chemioterapico di inibire in parte o del tutto gli effetti collaterali della chemioterapia  o della radioterapia. 

  • Cachessia 

La cachessia, ovvero il deperimento generale, dovuto a problemi legati alla salute psicofisica del paziente a causa di anoressia, chemioterapia o HIV può essere trattata dalla cannabis terapeutica. Uno degli effetti dei cannabinoidi THC e CBD, infatti, è proprio la stimolazione dell’appetito. Un paziente trattato con la cannabis terapeutica percepirà un aumento di fame e voglia di mangiare permettendo al corpo di assumere calorie e contrastare il deperimento.

  • Glaucoma 

Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva che colpisce il nervo ottico e che può portare alla perdita della vista; è scientificamente provato che i cannabinoidi hanno la capacità di ridurre la pressione intra-oculare e che hanno proprietà neuroprotettive sulla retina.

  • Sindrome di Tourette

La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico caratterizzato da tic motori e vocali involontari. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della sindrome di Tourette.

Uno studio condotto dalla Medical School della Nottingham University ha dimostrato che i cannabinoidi possono ridurre la frequenza e l'intensità dei tic in persone affette dalla sindrome di Tourette grazie alle loro proprietà neuroprotettive e antiossidanti.

Cannabis terapeutica per altre patologie non rimborsabili

Esistono alcune patologie per cui il trattamento con la cannabis è stato riconosciuto scientificamente ma che è ancora possibile ottenere una prescrizione rimborsabile. 

Il medico, nel caso in cui lo ritenesse opportuno, può decidere di prescrivere la cannabis terapeutica facendo ricorso alla legge  94/98 “Di Bella” constatando che le terapie “convenzionali” non sono utili alla guarigione del paziente e che quindi fa ricorso alla prescrizione estemporanea. Nella ricetta (che ha validità di 30 giorni) dovranno essere indicate la data, il nome del farmaco, il dosaggio e la posologia. 

Ricordiamo però che in questi casi e per tutte le altre patologie che non sono state elencate sopra, la spesa sarà interamente a carico del paziente.

Vediamo le patologie più comuni per cui è possibile che il medico vi possa prescrivere la cannabis terapeutica, o in alternativa consigliarvi l’olio CBD.

Cefalea

La cefalea, o mal di testa, è un disturbo comune che può essere causato da una serie di fattori, tra cui stress e  tensione. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della cefalea.

Uno studio condotto dalla Medical School della Nottingham University ha dimostrato che i cannabinoidi possono ridurre la frequenza e l'intensità delle cefalee. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento della cefalea grazie alle loro proprietà analgesiche e antinfiammatorie.

Uno dei mal di testa più invalidanti è l’emicrania, una forma di mal di testa ricorrente che si caratterizza per un dolore pulsante ed intenso che solitamente è circoscritto su un lato della testa; l’emicrania, spesso accompagnata da nausea, vomito, sensibilità alla luce e al rumore, è riconosciuta come malattia sociale e non vi è cura ma sono in atto diversi studi per contrastare i sintomi, tra cui l’uso del CBD. 

Acne

L'acne è una condizione infiammatoria cronica della pelle che può causare un notevole disagio. Recentemente, i ricercatori hanno scoperto che il cannabidiolo (CBD), uno dei principali cannabinoidi presenti nella cannabis, può essere efficace nel trattamento dell'acne.

In uno studio condotto da Attila Olah, è stato rilevato che il CBD ha la capacità di ridurre la produzione di olio dalle cellule della pelle e di sostenere la crescita eccessiva dei sebociti. Questi risultati suggeriscono che il CBD potrebbe essere un potenziale trattamento per l'acne grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e alla sua capacità di regolare la produzione di sebo.

Psoriasi

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con placche rosse coperte di squame biancastre. Recentemente, alcuni studi hanno dimostrato che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della psoriasi.

Uno studio condotto dal Medical School della Nottingham University ha rilevato che i cannabinoidi possono rallentare la crescita anormale dei cheratinociti, le cellule dell'epidermide più comuni. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento della psoriasi grazie alle loro proprietà antinfiammatorie.

Cervicalgia

La cervicalgia, o dolore al collo, è un disturbo comune che può essere causato da una serie di fattori, tra cui posizioni scorrette o incidenti che hanno alterato la struttura della colonna vertebrale. Recentemente, il CBD è stato riconosciuto come uno dei migliori antidolorifici per la cervicale grazie alla sua azione rapida ed efficace.

Nonostante la ricerca sul CBD sia ancora in corso, i risultati ottenuti finora sono promettenti. In base ai dati raccolti dai sondaggi e da alcuni test effettuati su umani e altre specie animali, sembra che il CBD sia in grado di alleviare dolori e infiammazioni al collo anche quando assunto in piccolissime quantità.

Lombalgia e Mal di Schiena

Il mal di schiena è una condizione che colpisce migliaia di persone. La lombalgia, o dolore nella parte bassa della schiena, è una delle forme più comuni di mal di schiena. Recentemente, il CBD è stato riconosciuto come un potente antidolorifico per la lombalgia.

Gli studi scientifici sul CBD hanno mostrato che questo cannabinoide può alleviare notevolmente i sintomi legati al mal di schiena. Un esempio di questo è uno studio del Regno Unito del 2004, in cui i ricercatori hanno somministrato diversi cannabinoidi, tra cui il CBD, a 24 persone affette da dolore cronico. I risultati hanno confermato gli effetti positivi del CBD, che ha alleviato notevolmente i dolori che impedivano ai pazienti di muoversi liberamente.

Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento dell'Alzheimer.

Uno studio condotto dalla Medical School della Nottingham University ha dimostrato che i cannabinoidi possono rallentare la progressione della malattia di Alzheimer. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento dell'Alzheimer grazie alle loro proprietà antiossidanti e neuroprotettive.

Autismo

L'autismo è un disturbo dello sviluppo che colpisce la capacità di una persona di comunicare e interagire con gli altri. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento dell'autismo.

Uno studio ha dimostrato che i cannabinoidi possono migliorare i sintomi dell'autismo, come la capacità di comunicare e interagire con gli altri. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento dell'autismo grazie alle loro proprietà neuroprotettive e antiossidanti.

Epilessia

L'epilessia è una malattia neurologica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento dell'epilessia. (Olio di canapa contro l’epilessia)

Uno studio ha dimostrato che i cannabinoidi possono ridurre la frequenza e l'intensità delle convulsioni in persone affette da epilessia. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento dell'epilessia grazie alle loro proprietà anticonvulsivanti.

Fibromialgia

La fibromialgia è una malattia cronica che causa dolore diffuso e affaticamento. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della fibromialgia.

Uno studio ha dimostrato che i cannabinoidi possono ridurre il dolore e l'affaticamento in persone affette da fibromialgia. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento della fibromialgia grazie alle loro proprietà analgesiche e antinfiammatorie.

Abbiamo trovato un approfondimento qui: Olio CBD per fibromialgia

Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa che colpisce i neuroni motori, causando debolezza muscolare e atrofia. Recentemente, la ricerca ha scoperto che i cannabinoidi, in particolare il CBD, possono essere efficaci nel trattamento della SLA.

Uno studioha dimostrato che i cannabinoidi possono rallentare la progressione della SLA e migliorare i sintomi associati a questa malattia. Questi risultati suggeriscono che i cannabinoidi possono essere utili nel trattamento della SLA grazie alle loro proprietà neuroprotettive e antiossidanti.

Come avviene la somministrazione della cannabis?

Nella maggior parte dei casi la somministrazione della cannabis terapeutica avviene per via orale utilizzando i decotti o assumendo l’olio con somministrazione sublinguale. Molto utilizzata è anche la somministrazione inalatoria attraverso vaporizzatori. Dosaggio e posologia sono a discrezione del medico nel caso della cannabis terapeutica; se invece si vuole trattare i sintomi con l’olio cbd, il consiglio è quello di iniziare con dosi minime e aumentare il dosaggio in base agli effetti e i benefici che si riscontrano. 

Quali medici possono prescrivere la cannabis terapeutica?

Ecco un elenco completo di tutte le sezioni ospedaliere che possono prescrivere cannabis terapeutica:

  • reparto anestesia
  • centri di terapia del dolore
  • neurologia
  •  malattie infettive
  • oncologia
  • oculistica
  • reumatologia
  • radioterapia
  • psichiatria

Conclusioni

Nonostante gli studi clinici siano ancora in corso, è chiaro che la cannabis ha un potenziale terapeutico incredibilmente vasto. Con la crescente accettazione e legalizzazione della cannabis in molte parti del mondo, è probabile che vedremo un aumento della ricerca e di malattie curabili con cannabinoidi.